Queste piccole minitorte hanno una storia lontana.
Nel 1993 quando sono andata a Nagoya, in Giappone, per lavoro ho scoperto un mondo a me sconosciuto prima e me ne sono parzialmente innamorata. Ho portato a casa alcuni ricordi. Tra questi ci sono le due bambole che raffigurano l’imperatore Odairi-sama e l’imperatrice Ohina-sama. Si rifanno all’antica tradizione giapponese della “Hina-Matsuri” dove “Hina” significa bambina/bambola e “Matsuri” festa, la festa delle bambine/bambole per l’appunto che si celebra il 3 marzo (il terzo giorno del terzo mese) per pregare per una buona crescita e felicità delle bambine, giovani ragazze. L’usanza di disporre le bambole cominciò durante il periodo Heian e originariamente si pensava che possedessero la forza di fermare i cattivi spiriti. Trova le sue origini da un’antica usanza giapponese chiamata hina-nagashi (bambola galleggiante) in cui bambole di paglia venivano messe su una barca e lasciate nelle acque del fiume. Si pensava che le bambole, scendendo il fiume e arrivando al mare, portassero via con se problemi e cattivi spiriti.
Nella tradizione popolare rappresentano anche gli sposi e sono un simbolo di buon auspicio.
L’idea era proprio quella di proporre le minitorte in occasione di un matrimonio, come segnaposto per gli sposi e al centro di ogni tavolo.
Ho avuto queste bambole sotto gli occhi per parecchio tempo, fino a quando non ho deciso di esporre le mie creazioni alla 26° fiera di Squires Kitchen a Farnham in Inghilterra nel marzo del 2012. Quando ho ricevuto la risposta che avrei potuto esporre al Tavolo Internazionale della fiera ho iniziato ad elaborare il progetto origami partendo proprio da queste due minitorte che ho cercato di riprodurre abbastanza fedelmente con la flower paste.
Il progetto completo di foto e spiegazioni dettagliate del passo-passo per realizzare le minitorte è stato pubblicato sull’autorevole rivista inglese Cakes & Sugarcraft nr. 122 – autunno 2013.